Introduzione – Cos’è e a cosa serve il Certificato di Libera Vendita per cosmetici
Nel mercato europeo, i prodotti cosmetici possono essere liberamente immessi in commercio senza la necessità di ottenere un’autorizzazione preventiva da parte delle autorità.
Il sistema europeo, regolato dal Regolamento (CE) n. 1223/2009, si basa infatti sul principio della responsabilità del fabbricante o della Persona Responsabile, che deve garantire che ogni cosmetico sia sicuro, correttamente etichettato e conforme ai requisiti stabiliti dalla normativa.
In altre parole, nell’Unione Europea non esiste un’autorizzazione “ufficiale” rilasciata prima della vendita di un prodotto cosmetico.
Eppure, quando un’azienda europea decide di esportare i propri cosmetici in paesi extra UE – come gli Emirati Arabi, la Corea del Sud o l’Arabia Saudita – le autorità locali spesso richiedono una prova ufficiale che i prodotti siano già legalmente commercializzati e sicuri nel paese di origine.
Questo documento è il Certificato di Libera Vendita (CLV), conosciuto anche come Free Sale Certificate.
Si tratta di un atto ufficiale rilasciato dalle autorità italiane competenti, come il Ministero della Salute o la Camera di Commercio, che attesta che il prodotto è conforme alla normativa europea e liberamente venduto sul mercato dell’UE.
Il motivo per cui i paesi extra UE richiedono questo certificato è semplice: non potendo verificare direttamente la conformità secondo la normativa europea, si affidano a un documento ufficiale che confermi che il cosmetico è stato già valutato come sicuro e conforme da un sistema regolatorio riconosciuto e affidabile.
In pratica, il certificato di libera vendita funge da “passaporto commerciale” per i cosmetici europei, aprendo le porte a nuovi mercati e facilitando le procedure doganali e di registrazione nei paesi di destinazione.
Quando è richiesto il Certificato di Libera Vendita
Ora che abbiamo chiarito cos’è il Certificato di Libera Vendita (CLV), vediamo in quali casi è effettivamente necessario richiederlo.
Il CLV è un documento richiesto solo per l’esportazione verso paesi extra UE, ossia quei mercati che non applicano il Regolamento cosmetici europeo e che, prima di accettare l’importazione, chiedono una conferma ufficiale della conformità del prodotto nel suo paese d’origine.
- Esportazione verso paesi extra UE
È la situazione più comune.
Molti paesi fuori dall’Unione Europea non riconoscono direttamente la normativa europea, e pertanto richiedono il CLV come garanzia ufficiale che il cosmetico:
- è conforme ai requisiti del Regolamento (CE) n. 1223/2009;
- è effettivamente in commercio nel mercato europeo;
- è sicuro per l’uso umano.
Tra i paesi che più frequentemente richiedono il certificato di libera vendita troviamo:
- paesi del medio oriente e asiatici, come la Cina e il Vietnam
- Brasile e altri paesi del Sud America
In alcuni casi, l’autorità locale accetta solo il CLV ministeriale (rilasciato dal Ministero della Salute), mentre in altri può essere sufficiente un certificato camerale rilasciato dalla Camera di Commercio.
Molti paesi, inoltre, prevedono una procedura di registrazione cosmetica presso il Ministero della Salute locale o l’autorità sanitaria.
Il CLV è uno dei documenti fondamentali da allegare al dossier di registrazione, insieme alla documentazione specifica del prodotto.
In sintesi, il Certificato di Libera Vendita è necessario ogni volta che un cosmetico europeo deve “superare i confini” e dimostrare la propria conformità davanti a un’autorità estera o a un partner commerciale.
Senza di esso, l’esportazione può essere rallentata, sospesa o rifiutata.
Nella prossima sezione vedremo chi può richiederlo e quale autorità lo rilascia, con le differenze tra il certificato ministeriale e quello camerale.
Chi può richiederlo e chi lo rilascia
Il Certificato di Libera Vendita per cosmetici può essere richiesto
dalla persona responsabile/direttore tecnico/ il legale rappresentante della Società che intende esportare i prodotti cosmetici in Paesi al di fuori dell’Unione europea, oppure la Società produttrice in conto terzi di tali prodotti.
Chi rilascia il Certificato di Libera Vendita
In Italia, è possibile richiedere il CLV al ministero della salute o l’attestato di libera vendita alla camera di commercio della provincia/ regione Camera di Commercio in cui opera l’azienda
| Documento | Autorità rilasciante | Riconoscimento internazionale | Quando richiederlo |
| CLV Ministeriale | Ministero della Salute | Alto: riconosciuto da gran parte dei paesi extra UE | Per esportazioni in paesi che richiedono un certificato ufficiale rilasciato dall’autorità sanitaria. |
| Attestato Camerale | Camera di Commercio | Medio: accettato da alcuni paesi o per usi commerciali generali | Per esportazioni a paesi che non richiedono certificazioni ministeriali o per fiere, gare e distribuzione privata |
I tempi di rilascio variano a seconda dell’autorità: il ministero della salute impiega 30 giorni dalla data di accettazione dell’istanza.
Il CLV può essere redatto in lingua italiana, inglese o spagnola.
Perché affidarsi a un consulente esperto per ottenere il CLV
Ottenere un certificato di libera vendita può sembrare una semplice formalità burocratica, ma un errore nella documentazione può rallentare la procedura o compromettere l’intera esportazione.
Affidarsi a professionisti esperti del settore cosmetico e regolatorio ti permette di risparmiare tempo, evitare errori e garantire che il certificato venga rilasciato correttamente al primo tentativo.
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