Il ministero della salute, autorità competente per i regolamenti REACH e CLP, ha pubblicato il Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici per l’anno 2018.
Il piano, sviluppato in collaborazione con le regioni e il centro nazionale sostanze chimiche dell’Istituto superiore di sanità, segue le indicazioni dei progetti REACH-EN-FORCE e dei progetti pilota adottati dal forum dell’ECHA.
Esso mira ad individuare le aziende target in base alla filiera di approvvigionamento di sostanze rilevanti per particolari settori industriali e di sostanze in candidate list, o incluse in allegati XIV e XVII del regolamento REACH.
La scelta delle aziende da ispezionare potrà ricadere, ad esempio, su imprese:
– a rischio di incidenti rilevanti;
– in possesso di autorizzazione integrata ambientale;
– di rilevanza in rapporto al contesto territoriale;
– che hanno preregistrato sostanze ma non hanno completato il processo di registrazione.
La parte del piano che riguarda le aziende è quella relativa agli obblighi obiettivo del controllo. I controlli in materia di REACH e CLP consisteranno nella verifica della conformità con gli obblighi
– di autorizzazione, di restrizione, di pre-registrazione e registrazione delle sostanze in quanto tali o in quanto contenute in miscele;
– della comunicazione all’interno della catena di approvvigionamento e delle (e)SDS;
– di classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele;
– degli obblighi di notifica della composizione delle miscele all’ISS.
La non conformità agli obblighi di cui sopra può comportare sanzioni amministrative e, in alcuni casi, penali come stabilito dai decreti legislativi n. 133/2009, per gli obblighi derivanti dal regolamento REACH, e n. 186/2011, per il regolamento CLP.
Entro l’estate di ogni anno, il Ministero pubblica la rendicontazione delle attività svolte nell’anno precedente.
