Revisione del regolamento europeo sui detergenti

I detergenti svolgono un ruolo cruciale nella nostra vita quotidiana, contribuendo alla salute e all’igiene in vari settori, dalle famiglie alle scuole, dalle palestre agli uffici, dagli ospedali agli alberghi e ai ristoranti. Tuttavia, è importante riconoscere che i detergenti sono prodotti chimici con proprietà intrinseche che possono comportare rischi per la salute umana e l’ambiente.

Semplificare e adattare al futuro le norme attuali è fondamentale per proteggere meglio la salute e l’ambiente e garantire un migliore funzionamento del mercato unico dei detergenti.

La proposta di revisione del regolamento sui detergenti aggiorna i requisiti esistenti in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia sulle sostanze chimiche per la sostenibilità e della comunicazione della Commissione sulla competitività a lungo termine dell’UE adottata di recente.

Il Regolamento (CE) n. 648/2004, noto come “il regolamento sui detergenti”, stabilisce le norme che i detergenti devono rispettare per essere immessi e circolare liberamente nel mercato dell’UE. Queste norme garantiscono l’uso sicuro dei detergenti attraverso requisiti di etichettatura e altre informazioni, nonché prestazioni ambientali elevate per i detergenti e i tensioattivi utilizzati nei detergenti (come requisiti di biodegradabilità e limiti di fosforo).

L’industria dei detergenti rappresenta un importante settore dell’industria chimica europea, contribuendo al 4,2% del valore della produzione chimica complessiva nel 2018.

Nel 2020, il valore di mercato totale dell’industria europea dei detergenti è stato di 41,2 miliardi di euro, coinvolgendo circa 700 stabilimenti in tutta Europa.

Nel 2019, la valutazione del regolamento ha evidenziato alcune aree di miglioramento. Un importante ambito di ottimizzazione riguarda la sovrapposizione tra il regolamento sui detergenti e altri atti legislativi dell’UE sulle sostanze chimiche, come il regolamento sulla classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze chimiche (CLP), il regolamento sui biocidi e il regolamento REACH. Queste sovrapposizioni spesso comportano duplicazioni nei requisiti di etichettatura dei detergenti, creando un onere inutile per l’industria dei detergenti e complicando la conformità normativa.

La proposta di revisione del 28 aprile 2023 del regolamento sui detergenti vuole semplificare il quadro normativo sui detergenti, adattarlo al futuro e proteggere meglio la salute e l’ambiente, nonché garantire un migliore funzionamento del mercato unico dei detergenti, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia sulle sostanze chimiche per la sostenibilità.

La revisione riguarda

  • i prodotti innovativi come i detersivi contenenti microrganismi
  • nuove pratiche sostenibili come la vendita di detersivi con ricarica
  • l’introduzione di etichettatura digitale e
  • il passaporto digitale per detergenti e tensioattivi.

Il settore dei detersivi ha recentemente sviluppato nuovi prodotti innovativi per la pulizia che agiscono sull’azione dei microrganismi. Poiché questi microrganismi potrebbero rappresentare alternative promettenti alle sostanze chimiche dannose, il regolamento rivisto introdurrà requisiti di sicurezza per i microrganismi presenti nei detergenti e l’obbligo per i produttori di etichettare la presenza di microrganismi nei detergenti in modo che i consumatori siano meglio informati. Ciò non solo consentirà a questi prodotti di circolare liberamente nel mercato unico, ma contribuirà anche a proteggere la salute e l’ambiente.

Il regolamento vuole semplificare le regole del mercato abolendo diversi requisiti ormai divenuti inutili o ridondanti:

    • eliminare l’obbligo di fornire una scheda tecnica degli ingredienti per i detergenti pericolosi;
    • semplificazione e razionalizzazione delle etichette per ridurre gli oneri amministrativi per l’industria dei detergenti e, allo stesso tempo, aumentare la comprensibilità delle etichette da parte degli utenti finali;
    • introdurre l’etichettatura digitale volontaria (prodotti confezionati e venduti in formato ricarica). Per i prodotti preconfezionati, gli operatori economici possono scegliere di trasferire alcune informazioni obbligatorie sull’etichettatura su un’etichetta digitale, in combinazione con un’etichetta fisica. E per i prodotti venduti in formato ricarica, la possibilità di fornire tutte le informazioni sull’etichetta, ad eccezione delle istruzioni di dosaggio per i detersivi per bucato di consumo, solo in formato digitale. L’introduzione dell’etichettatura digitale ridurrà gli oneri e i costi per l’industria e garantirà ulteriore facilità d’uso e consapevolezza per i consumatori e gli utenti professionali.

Il regolamento proposto diventerà applicabile due anni e mezzo dopo la sua entrata in vigore per consentire, da un lato, alla Commissione di preparare l’attuazione dei requisiti tecnici del passaporto del prodotto e, dall’altro, per dare ai produttori e agli Stati membri il tempo di adattarsi ai nuovi requisiti stabiliti. Saranno previste disposizioni transitorie per detergenti e tensioattivi fabbricati in conformità al regolamento (CE) n. 648/2004, in modo che le scorte possano essere vendute.

Il regolamento (CE) n. 648/2004 sarà abrogato e sostituito dal nuovo regolamento.

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