La pandemia da Covid-19 che stiamo vivendo ha orientato sia il consumatore che le aziende a prodotti specifici che rientrano nella normativa biocidi.
Rispetto a due anni fa, siamo più consapevoli di cosa sia un igienizzante e cosa sia un disinfettante, cosa si intende per claim e per efficacia.
Ma c’è ancora tanta confusione sull’argomento: non sai bene se il tuo prodotto deve essere autorizzato o meno. Oppure non ti è chiaro se deve essere autorizzato come un PMC o un biocida.
Quando un’azienda mi chiede se il loro prodotto può rientrare nei biocidi o nei PMC, la prima domanda che mi pongo è questa: il prodotto cosa fa? Ha una particolare azione contro qualche organismo nocivo?
Queste due domande mi servono per capire se il prodotto risponde alle definizioni fornite dalle normative di riferimento: il regolamento europeo sui biocidi e il decreto italiano sui Presidi medico chirurgici.
Sebbene le definizioni fornite dalle due norme non corrispondano alla lettera possiamo dire che questi prodotti agiscono contro organismi nocivi, come ad esempio i batteri, i virus o gli animali infestanti.
Prendiamo ad esempio il gel mani, quello che ha attratto l’attenzione di mio figlio, (tengo fuori la categoria degli igienizzanti, che merita un’altra trattazione) il gel disinfettante può essere battericida, virucida o entrambi: sto dichiarando che il prodotto è disinfettante, efficace contro batteri e virus.
Bene! Se il tuo prodotto ha la funzione di distruggere, impedire l’azione o controllare qualsiasi organismo nocivo il tuo prodotto può essere un biocida oppure un PMC.
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